Diminuendo il consumo di sodio a meno di 2 grammi al giorno, si potrebbe ridurre la pressione sistolica (massima) fino a 8 millimetri di mercurio (mmHg) e la diastolica (minima) fino a 4. [1,2] Questa riduzione della pressione è simile a quella che si può ottenere dimagrendo 10 kg o facendo 30 minuti al giorno di cammino a passo sostenuto (vedi tabella). [3] Limitare il consumo di sodio è importante non solo per le persone che soffrono di ipertensione, compresi coloro che seguono una terapia con farmaci antiipertensivi, ma anche per chi ha pressione normale. [1-3]
Per approfondire: “Sodio e pressione arteriosa: che cosa dicono gli studi?”
In Italia si potrebbero evitare ogni anno molte migliaia dei circa 135.000 morti [4] che avvengono per infarto o ictus: secondo stime basate su studi clinici ed epidemiologici, [5] si potrebbero evitare fino a 26.000 decessi, cioè più della metà delle morti per tumore al polmone e più di 5 volte il numero delle morti dovute ogni anno a incidenti stradali (che nel 2008 sono stati meno di 5000). [6]
Per approfondire: “Sodio e rischio cardiovascolare: che cosa dicono gli studi?”
Cosa succede se…
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Si riduce il sodio, cioè non si consuma
più di 2 gr di sodio |
la pressione* cala
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Si dimagrisce e si raggiunge il peso ideale? |
la pressione* cala |
Si segue una alimentazione ricca di frutta, verdura (riducendo grassi saturi e sodio)? |
la pressione* cala |
Si svolge una attività fisica regolare (almeno 30 minuti al giorno di cammino a passo sostenuto)? |
la pressione* cala |
*I dati si riferiscono alla riduzione della pressione sistolica (massima). La diastolica (minima) cala di circa la metà.
Sodio e pressione arteriosa: che cosa dicono gli studi clinici ed epidemiologici
Diversi studi epidemiologici e revisioni sistematiche di studi hanno dimostrato che un elevato consumo di sale è associato a un aumentato rischio di ipertensione arteriosa [7,8] e che assumere meno sodio può determinare una riduzione della pressione arteriosa. [1,2,8,9]
In generale, gli effetti sulla pressione di una diminuzione del sodio assunto sono maggiori nelle persone ipertese ma si osservano anche nelle persone non ipertese. [1,2,8]
Il più ampio studio randomizzato disponibile è lo studio DASH-sodium, realizzato negli Stati Uniti, che ha coinvolto 412 persone. [1] Questo studio ha confrontato diete ad alto e basso contenuto di sodio (3,5 rispetto a 1,2 grammi al giorno) e ha mostrato che nelle persone che assumevano meno sodio si aveva una riduzione della pressione massima (sistolica) media di 8 mm Hg negli ipertesi e di 6 mmHg nei non ipertesi. La pressione minima (diastolica) si riduceva invece di 4 millimetri di mercurio negli ipertesi e di 3 nei non ipertesi.
In uno studio osservazionale di tipo trasversale è stata studiata la relazione tra escrezione urinaria di sodio e pressione arteriosa in più di 10.000 persone selezionate in 52 comunità di 32 nazioni [7]; nelle 4 comunità con un basso consumo di sale (< 3 grammi al giorno) non è stata riscontrata alcuna relazione tra sodio e pressione arteriosa, mentre nelle restanti 48 comunità (nelle quali il consumo di sodio variava tra 6 e 12 grammi al giorno) la pressione arteriosa era sistematicamente più alta quanto maggiore era il consumo di sodio. Questa relazione si è mostrata più evidente con l’avanzare dell’età.
Sodio e rischio di eventi cardiovascolari: che cosa dicono gli studi clinici ed epidemiologici
Assumere meno sodio può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, come dimostrato da diversi studi. In particolare si segnalano:
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