Il sodio si trova soprattutto nel sale e negli alimenti salati. Secondo l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN):[1]
Secondo stime della Commissione Europea, il sale presente nei cibi industriali o consumati fuori casa arriva a più del 75% e quello aggiunto nelle preparazioni domestiche è solo il 10% circa. [2]
Alcuni esempi
Acqua: sono davvero utili quelle a basso contenuto di sodio?
Ci sono sul mercato acque minerali povere sodio. Tuttavia nella maggior parte delle acque minerali il contenuto di sodio è inferiore a 0,05 grammi per litro, il che significa che per arrivare a 2 grammi di sodio bisognerebbe berne più di 40 litri al giorno! Con due litri di acqua, ogni giorno si introducono in media da 0,02 a 0,1 grammi di sodio, cioè solo dall’1 al 5% della quantità giornaliera massima consigliata.
Quando il sapore inganna: quel salato non salato
Ci sono cibi che contengono discrete quantità di sodio, anche se non sembrano salati. È il caso per esempio di alcuni tipi di cereali per la colazione o di biscotti: questo può accadere perché il sodio presente viene nascosto alle nostre papille gustative dallo zucchero presente fra gli ingredienti. Il consiglio è dunque quello di abituarsi a consultare l’etichetta dei cibi che consumiamo.
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