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Guadagnare Salute

Epidemiologia e prevenzione delle malattie cerebro e cardiovascolari

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Indicatori di malattia

Le malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia, rendendo conto del 28% di tutte le morti, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13%, dopo i tumori.

Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico. La malattia modifica la qualità della vita e comporta notevoli costi economici per la società. In Italia la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille (dati Istat). Il 23,5% della spesa farmaceutica italiana (pari all’1,34% del prodotto interno lordo), è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare (Relazione sullo stato sanitario del Paese, 2000).

Per descrivere le malattie cardiovascolari si utilizzano i seguenti indicatori:

  • mortalità, indica il numero di decessi in un determinato intervallo di tempo

  • letalità, indica la proporzione di decessi nei malati

  • incidenza, definisce il numero dei nuovi casi per anno sulla popolazione

  • tasso di attacco (attack rate), indica il numero di eventi nella popolazione, incluse le ricadute

  • prevalenza, descrive la proporzione di pazienti portatori della malattia cardiovascolare. Ovviamente nel caso di infarto o ictus la prevalenza dipende dalla letalità e coincide con le persone che sopravvivono.

Per le stime di incidenza, attack rate, letalità e prevalenza presentate in questa sezione sono stati utilizzati i dati derivanti da progetti diversi: il progetto MONICA-OMS, il Registro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari, l’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare.


Progetto MONICA-OMS. Alla metà degli anni ’80 sono stati attivati tre registi di popolazione (Friuli, Brianza e Latina) per gli eventi coronarici maggiori. Utilizzando i dati relativi all’incidenza e alla sopravvivenza del registro MONICA-OMS Area Friuli, attraverso un modello MIAMOD (Mortality and Incidence Analysis MODel), è stato possibile ottenere stime di incidenza e prevalenza degli eventi coronarici maggiori per l’Italia, per macro-aree e per regioni. Il modello MIAMOD stima l’incidenza utilizzando i dati Istat di mortalità, assumendo che la sopravvivenza sia costante su tutta l’Italia.


Registro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari. Per avere dati nazionali nel 1997 è stato attivato un progetto nazionale, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, il Registro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari maggiori. Qui confluiscono dati delle aree di Caltanissetta, Roma, Firenze, Veneto, Modena e Napoli, che vanno ad aggiungersi a quelle già coperte dal progetto MONICA.


Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare. Gli obiettivi di questo progetto riguardano la stima della distribuzione dei fattori e delle condizioni a rischio, nonché delle malattie cardiovascolari nella popolazione italiana. I dati raccolti hanno permesso anche di stabilire la familiarità verso le principali malattie cardiovascolari: questa è stata valutata direttamente attraverso domande sullo stato dei famigliari di primo grado, considerando l’evento in un’età inferiore a 55 anni negli uomini e a 65 anni nelle donne.

© Istituto Superiore di Sanita (ISS)