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Registro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari maggiori

Il Registro nazionale è un sistema di sorveglianza degli eventi coronarici e cerebrovascolari, fatali e non fatali, realizzato sulla popolazione di età compresa fra 35 e 74 anni. Nato nel 1998 con l’obiettivo di valutare la fattibilità di un sistema di registrazione per stimare la frequenza degli eventi coronarici e cerebrovascolari acuti, in aree rappresentative e geograficamente strategiche del paese. Nel Registro nazionale convergono i dati raccolti sul territorio, con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità. Hanno partecipato alla prima fase la Brianza, Caltanissetta, Firenze, Friuli-Venezia Giulia, Modena, Napoli, Roma e Veneto.
Il Registro permette di produrre stime attendibili dei tassi di attacco e della letalità, degli eventi coronarici e cerebrovascolari, oltre alla frequenza nell’utilizzo di procedure diagnostiche e terapeutiche in fase acuta e post-acuta negli uomini e nelle donne di età 35-74 anni, per Nord, Centro e Sud-Isole.
Dal punto di vista metodologico, per l'identificazione degli eventi si utilizzano due fonti di informazione: i certificati di morte (ISTAT) e le diagnosi di dimissione ospedaliera (SDO). Dall’insieme di questi dati appaiati, e grazie al controllo della durata della degenza, è possibile identificare gli eventi coronarici e cerebrovascolari correnti. Un sottocampione di questi eventi viene validato, attraverso l’applicazione delle procedure e criteri diagnostici del progetto MONICA. Le procedure e le metodologie del sistema di registrazione e validazione sono descritte nel protocollo dello studio e nel manuale delle operazioni.

A 5 anni di distanza (2003) il Registro è stato riattivato nelle aree Friuli, Brianza, Veneto e Napoli con l'obbiettivo di valutare l'andamento dei tassi di attacco e della letalità applicando i valori predittivi positivi stimati con il Registro 98-99 agli eventi correnti registrati nel 2003.

Progetto MONICA-OMS
Il progetto MONICA – MONItoring of CArdiovascular diseases – nasce all’inizio degli anni ’80 con l’obiettivo di valutare il declino della mortalità per cardiopatia coronarica osservato in alcuni paesi e quale parte sia da attribuire alla riduzione di incidenza e quale alla riduzione della letalità. Per rispondere a questi quesiti, il progetto MONICA ha misurato per 10 anni in 37 popolazioni di 21 paesi, con metodologia standardizzata, l’andamento dei tassi di attacco e l'incidenza degli eventi coronarici e la loro letalità, dei trattamenti in fase acuta e l’andamento della distribuzione dei fattori di rischio nella popolazione in studio. In Italia le aree coinvolte nel progetto erano dislocate a Nord, l’Area Brianza e l’Area Friuli; una terza area, l’area Latina, dislocata al Centro, ha interrotto l’attività dopo tre anni di sorveglianza.
Clicca per consultare il tasso di attacco degli eventi coronarici, degli eventi cerebrovascolari e la letalità per eventi coronarici.

Con l’esperienza del progetto MONICA sono state messe a punto procedure semplificate, che oggi rappresentano strumenti agili di impiego in sanità pubblica.
Queste procedure sono state applicate come studio pilota in alcune aree (Caltanissetta, Modena, Napoli, Roma) producendo risultati apprezzabili, ma scarsamente confrontabili, perché dipendenti eccessivamente dalle procedure diagnostiche utilizzate a livello locale. Questa esperienza ha quindi indicato l’esigenza di sistemi di standardizzazione e di validazione per migliorare la confrontabilità dei dati. L’ultimo tassello, per completare il quadro delle otto aree dei registri, è stato l’aggregazione di altre due aree, Firenze e la Regione Veneto, quest’ultima in particolare per la sorveglianza degli eventi cerebrovascolari.

 

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