Gli ultimi 15 anni sono stati caratterizzati dall'avvio di studi
longitudinali di vasta portata che hanno reso disponibili i dati
relativi a campioni di popolazione molto numerosi, con follow-up
della mortalità per causa, degli eventi cardiovascolari fatali e non
fatali e dei tumori. I dati, organizzati in data-base di ampie
dimensioni, comprensivi di campioni biologici conservati a
bassissima temperatura, si prestano a un'elaborazione approfondita,
in particolare alla realizzazione di stime del rischio
cardiovascolare a livello nazionale che considerano le differenze
tra età, sesso, periodo di osservazione e posizione socioeconomica.
Questa linea di ricerca, che fa parte del
Progetto Cuore, ha avuto come
obiettivi:
Il valore aggiunto rispetto agli studi simili condotti fino a ora
in Italia sta nel fatto che le coorti sono state arruolate in tempi
relativamente recenti, includono le donne e sono provenienti da
popolazioni abitanti in differenti aree geografiche del paese.
Inoltre sono stati raccolti e validati gli eventi cardiovascolari
maggiori fatali e non fatali.
E' stato valutato il rischio cardiovascolare globale assoluto e sono
state realizzate le
carte del rischio cardiovascolare,
costruite sulla base dei fattori di rischio (sesso, età, diabete,
abitudine al fumo di sigaretta, colesterolemia e pressione arteriosa
sistolica) e dei seguenti end points: infarto del miocardio
sicuro e possibile, morte coronarica, morte improvvisa, ictus,
interventi di rivascolarizzazione.
Accanto alle carte è stato realizzato anche il
punteggio individuale
che permette una valutazione del rischio più accurata: oltre ai
fattori di rischio considerati nelle carte, tiene conto anche del
valore dell’HDL-colesterolemia e della prescrizione di farmaci
anti-ipertensivi, indicatore di ipertensione arteriosa di vecchia
data.
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