I fattori di rischio sono quelle caratteristiche derivanti da abitudini e stili di vita non corretti, fattori ambientali e biologici, che, se presenti in un soggetto esente da manifestazioni cliniche della malattia, predicono la probabilità di ammalare in un certo periodo di tempo. Sono causati soprattutto da alimentazione non salutare, abitudine al fumo, inattività fisica. Ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete e obesità sono i principali fattori che aumentano il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari.
A partire dagli anni Ottanta, sono stati raccolti e analizzati, seguendo procedure e metodologie standardizzate, i dati relativi alla distribuzione dei fattori di rischio, alla frequenza delle condizioni a rischio e alla prevalenza delle malattie cardiovascolari.
I dati raccolti sono consultabili attraverso la piattaforma on line CuoreData, il sistema di interrogazione dati del Progetto Cuore. Oltre ai dati inclusi nella piattaforma interrogabile sono inoltre consultabili quelli relativi agli immigrati e donne in menopausa.
Pressione arteriosa – La pressione arteriosa è misurata, prima del prelievo, in posizione seduta, al braccio destro, dopo 4 minuti di riposo con sfigmomanometro a mercurio per le indagini precedenti il 2018 e con apparecchiatura automatica dal 2018 in poi. Sono state effettuate due letture consecutive nelle indagini condotte dal 1983 fino al 2002 e tre letture consecutive nelle indagini condotte a partire dal 2008. Tra la prima e la seconda misurazione è stata registrata la frequenza del polso in un minuto. Le persone esaminate sono state suddivise in ipertesi e normotesi in base ai valori di pressione arteriosa e all’eventuale trattamento farmacologico.
Misure antropometriche – Il peso e l’altezza sono stati misurati con la persona in biancheria intima: per l’altezza è stato utilizzato lo statimetro a muro, per il peso è stata utilizzata una bilancia a bascula. Con i dati di peso e altezza è stato calcolato l’indice di massa corporea (IMC = peso in kg diviso altezza in metri al quadrato). La circonferenza della vita è stata misurata con metro da sarto, con il soggetto in piedi, a metà fra il bordo inferiore dell’arcata costale e il margine superiore della cresta iliaca in fase espiratoria; la circonferenza dei fianchi è stata misurata all’altezza della circonferenza massima a livello dei glutei.
Esami di laboratorio – Il prelievo di sangue è stato eseguito in persone a digiuno da almeno 12 ore; il campione, suddiviso nelle varie componenti, è stato congelato e trasferito in un unico centro per la determinazione di colesterolemia totale, HDL, LDL, trigliceridemia e glicemia.
Abitudini e stili di vita
L’abitudine al fumo di sigaretta, l’attività fisica, l’uso regolare di terapie farmacologiche sono stati raccolti attraverso un questionario standardizzato:
Sodio e potassio
Il cloruro di sodio (sale da cucina) rappresenta la principale fonte di sodio nell’alimentazione. L’evidenza scientifica disponibile sugli effetti negativi che il consumo eccessivo di sale ha sulla salute è indiscutibile, soprattutto riguardo al rischio di malattie cardio e cerebrovascolari, del tubo digerente, dei tumori, dell’osteoporosi, della gastrite e delle malattie renali. L’Oms raccomanda un consumo giornaliero di sale inferiore ai 5 grammi (circa 2 grammi di sodio). Il consumo eccessivo di sale è spesso associato ad una insufficiente assunzione di potassio, ben inferiore ai livelli raccomandati dall’Oms (≥ 3.510 mg), dovuta principalmente ad un basso consumo di verdura, frutta e legumi. Nell’ambito delle indagini del progetto CUORE la determinazione del consumo di sale e potassio nella popolazione generale adulta italiana è stata stimata attraverso l’escrezione urinaria di sodio e potassio effettuata attraverso la raccolta dell’urina delle 24 ore. I valori riportati si riferiscono alla trasformazione in grammi dell’escrezione urinaria di sodio (riportato come cloruro di sodio) e potassio.
Condizioni di rischio e stili di vita: definizioni
Ipertensione: pressione arteriosa sistolica ≥140 o diastolica ≥90 mmHg o trattamento specifico
Ipertensione - consapevolezza e adeguato trattamento farmacologico: le persone definite ipertese sono state suddivise in coloro che non erano consapevoli di esserlo (persone a cui non era mai stato detto da un medico o da un altro operatore sanitario che avevano la pressione elevata), in non trattati, in trattati ma non adeguatamente (pressione sistolica ≥140 mmHg o pressione diastolica ≥90 mmHg), e in trattati adeguatamente (pressione sistolica <140 mmHg e pressione diastolica <90 mmHg).
Ipercolesterolemia (soglia a 240 mg/dl): colesterolemia ≥240 mg/dl o trattamento specifico
Ipercolesterolemia (soglia a 200 mg/dl): colesterolemia ≥200 mg/dl o trattamento specifico
Ipercolesterolemia – consapevolezza e adeguato trattamento farmacologico: tra le persone definite ipercolesterolemiche con valore di colesterolemia totale ≥240 mg/dl o in trattamento farmacologico: sono state definite ipercolesterolemiche non consapevoli di esserlo le persone a cui non era mai stato detto da un medico o da un altro operatore sanitario che avevano la colesterolemia elevata; sono state definite in trattamento adeguato quelle che risultavano in trattamento ed avevano valori <240 mg/dl; sono state definite in trattamento non adeguato le persone che nonostante la terapia farmacologica avevano valori ≥240 mg/dl; le altre sono state definite ipercolesterolemiche non in trattamento.
Colesterolemia - HDL bassa: ≤40 mg/dl negli uomini e ≤50 mg/dl nelle donne
Colesterolemia - LDL elevata: ≥115mg/dl
Ipertrigliceridemia: trigliceridemia ≥150 mg/dl
Iperglicemia: glicemia a digiuno compresa tra 110 e 125 mg/dl e non in trattamento specifico
Diabete: glicemia a digiuno ≥126 mg/dl o trattamento specifico
Diabete: sono state considerate diabetiche le persone con pregressa diagnosi clinica di diabete o con glicemia a digiuno uguale o superiore a 126mg/dl o in trattamento farmacologico specifico.
Diabete - consapevolezza e adeguato trattamento farmacologico: i soggetti diabetici così definiti sono stati suddivisi in: non consapevoli (persone a cui non era mai stato detto da un medico o altro operatore sanitario che avevano il diabete), consapevoli non trattati, non adeguatamente trattati (persone che nonostante la terapia farmacologica avevano valori di glicemia uguali o superiori a 126 mg/dl), adeguatamente trattati (persone che risultavano in trattamento ed avevano valori di glicemia inferiori a 126 mg/dl
Abitudine al fumo: viene considerato fumatore chi fuma anche solo una sigaretta al giorno, a settimana o al mese; sono rispettivamente considerate “mai fumatori” ed “ex fumatori” quelle persone che non hanno mai fumato o che hanno smesso di fumare da almeno un anno
Sovrappeso: indice di massa corporea (IMC) 25,0-29,9 Kg/m²
Obesità: indice di massa corporea (IMC) ≥ 30 Kg/m²
Sedentarietà: descrive la sedentarietà nel tempo libero e nell’attività lavorativa
Rischio cardiovascolare a 10 anni
Per coloro che non avevano avuto un precedente evento cardiovascolare e rientravano nella fascia di età 35-69 anni è stata applicata la funzione di rischio del progetto CUORE per valutare la probabilità di ammalare di un evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei successivi 10 anni; la funzione applicata è stata quella del punteggio individuale specifica per uomini e donne, che comprende età, pressione arteriosa sistolica, terapia antipertensiva, colesterolemia totale e HDL, presenza di diabete, abitudine al fumo di sigaretta. È stata quindi identificata la prevalenza di coloro che avevano rischio inferiore al 5%, tra il 5 e il 9,9%, tra il 10% e il 14,9%, tra il 15 e il 19,9%, e pari al 20% o superiore.
Criteri diagnostici per le malattie cardiovascolari
Nella valutazione della prevalenza sono state considerate le seguenti malattie cardiovascolari: pregresso infarto del miocardio, ictus, angina pectoris, claudicatio intermittens, fibrillazione atriale, ipertrofia ventricolare sinistra, pregresso intervento di by-pass aorto-coronarico o rivascolarizzazione, attacco ischemico transitorio (TIA).
I criteri diagnostici del pregresso infarto sono basati sulla combinazione di ECG, letto secondo il codice Minnesota, e storia clinica; sono stati considerati positivi per angina pectoris e claudicatio intermittens coloro che risultavano positivi al questionario di Rose della London School of Hygiene and Tropical Medicine; per l’ipertrofia ventricolare sinistra e la fibrillazione atriale è stato considerato il codice Minnesota, per l’ictus pregresso e per gli episodi di TIA è stata considerata la storia clinica.
Standardizzazione
Le statistiche sono state elaborate utilizzando le seguenti standardizzazioni per età e sesso:
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