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Comportamenti alimentari degli italiani: risultati dell’Oec/Hes

Nell’ambito dell’indagine Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/Health Examination Survey (Oec/Hes) condotta fra il 2008 e il 2012, in cui sono stati misurati stili di vita, fattori di rischio e condizioni a rischio, sono stati raccolti anche i comportamenti alimentari dei partecipanti (9111 persone esaminate, fra i 25 e i 79 anni di età, in 20 Regioni).

 

Per la raccolta delle abitudini alimentari è stato utilizzato il questionario EPIC sulla frequenza di consumo degli alimenti, sviluppato dai ricercatori italiani del progetto EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition). Il questionario è arricchito da figure per la definizione delle porzioni. Le abitudini alimentari dichiarate dai partecipanti sono state convertite in nutrienti utilizzando il software realizzato dall’Istituto nazionale tumori di Milano.

 

Lo stile alimentare sano è stato definito seguendo le indicazioni della piramide alimentare e calcolando le porzioni a partire dai livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia (LARN). Per il consumo di sale sono state considerate le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

 

Ciò che emerge è che solo la minoranza della popolazione segue un’alimentazione salutare:

  • solo il 30% ha un consumo adeguato di verdura e di pesce
  • meno del 20% consuma dolci/torte non più di due volte a settimana come raccomandato
  • fra i nutrienti, il consumo calorico dovuto ai grassi saturi e agli zuccheri risulta molto elevato
  • confrontato con il modello mediterraneo degli anni Sessanta, il consumo di cereali, patate e legumi è ridotto della metà, mentre il consumo di carni, formaggi, latte e, in particolare, di dolci è più che raddoppiato.

Qualche dettaglio

La figura 1 riporta la prevalenza del consumo raccomandato per gli alimenti principali. La differenza nella prevalenza del consumo di alimenti nelle tre macroaree è statisticamente significativa per tutti gli alimenti considerati: più alto il consumo di verdura e frutta al Centro Italia, maggiore la differenza fra Nord e Sud nella frequenza di consumo dei formaggi (più elevato al Nord) e degli insaccati (più elevato al Sud); quasi il 70% degli intervistati al Centro e al Sud consuma vino o altri alcolici, ma non supera il limite di un bicchiere per le donne e due bicchieri di vino per gli uomini, come raccomandato. Colpisce particolarmente la bassa percentuale della popolazione che segue le raccomandazioni rispetto al consumo di dolci (15- 20%).

 

Figura 1: Prevalenza della popolazione che segue le raccomandazioni della sana alimentazione, per macroarea geografica

 

 

La tabella 1 riporta il consumo di alcuni nutrienti, espresso in percentuale rispetto alle calorie totali, in confronto al valore raccomandato, basato sulle indicazioni della Società italiana di nutrizione umana e sulle Linee guida europee per la prevenzione cardiovascolare. Non esistono marcate differenze per macroarea, ma colpisce l’elevato consumo di lipidi, in particolare di grassi saturi, e l’elevato consumo di zuccheri semplici, che risultano assunti in quantità doppia rispetto alle raccomandazioni; la tabella riporta anche il consumo di alcuni nutrienti quali colesterolo, fibre, sodio e potassio. Come si può notare, il consumo giornaliero di colesterolo è ben al di sopra del valore raccomandato, mentre il consumo di fibre risulta di gran lunga inferiore. Il consumo di sodio qui riportato, stimato attraverso il questionario EPIC, è inferiore rispetto a quello misurato nello stesso campione con la raccolta delle urine delle 24 ore: l’escrezione media giornaliera di sodio è risultata di 183 mmol al giorno (pari a 4,2 g di sodio) negli uomini e di 142 mmol al giorno (pari a 3,3 g) nelle donne, rispetto ai 2 g del questionario EPIC. Minore la differenza tra il consumo giornaliero di potassio valutato attraverso l’escrezione nelle urine delle 24 ore e quello stimato con il questionario EPIC: 63 mmol al giorno (pari a 2,5 g) negli uomini e 56 mmol al giorno (2,2 g) nelle donne, rispetto ai 3 grammi al giorno. E’ evidente che la percezione del consumo di sale nella preparazione dei cibi, dichiarato attraverso il questionario, è minore rispetto al reale utilizzo (escrezione del sodio nelle urine delle 24 ore), mentre la percezione del consumo di frutta e verdura, risultante dal questionario, è maggiore rispetto al consumo valutato attraverso l’escrezione di potassio nelle urine delle 24 ore.

 

Tabella 1. Consumo medio di alcuni nutrienti rispetto alle calorie totali espresso in percentuale o in grammi/giorno e valori raccomandati. Il consumo di sodio e potassio riportati nella tabella si riferiscono alla autodichiarazione attraverso il questionario EPIC

 

 

La tabella 2 confronta i consumi raccolti nell’indagine condotta da Adalberta e Flaminio Fidanza sulle abitudini alimentari a Nicotera (Calabria) negli anni Sessanta (Fidanza F, Alberti A, Fruttini D. The Nicotera diet: the reference Italian Mediterranean diet. World Rev Nutr Diet 2005;95:115-21), considerati come dieta mediterranea italiana tipica di quegli anni, e i dati autoriportati attraverso il questionario EPIC nell’indagine OEC/HES: il consumo di cereali, patate e legumi risulta praticamente dimezzato, mentre il consumo di carni è raddoppiato; impressionante l’aumento del consumo di formaggi, latte e dolci. Siamo consapevoli che le metodologie di raccolta sono state diverse, purtuttavia riteniamo che questi confronti possano essere utili per evidenziare quanto l’alimentazione attuale si discosti dalla dieta mediterranea di tipo italiano di cui sono stati ampiamente descritti i benefici.

 

Tabella 2. Consumo di alcuni gruppi di alimenti, espressi in grammi al giorno (eccetto latte e vino, espressi in ml), dichiarati nell’indagine alimentare condotta su 64 uomini e 63 donne negli anni Sessanta a Nicotera e consumo di alcuni gruppi di alimenti dichiarati nell’indagine alimentare dell’OEC/HES condotta su 1968 uomini e 2062 donne nel 2008-2012, età 40-59 anni.

 

 

Per tutti i dettagli consulta l’articolo originale: “Comportamenti alimentari degli italiani. Risultati dell'Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/health examination survey” (pdf 249 kb). Giampaoli S, Krogh V, Grioni S, Palmieri L, Gulizia MM, Stamler J, Vanuzzo D, Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/Health Examination Survey Research Group. Epidemiol Prev 2015;39(5-6):373-9.

 

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